Lo psicologo, perché?

Perché consultare uno psicologo?

Nella nostra vita quotidiana può capitare ad ognuno di noi di attraversare dei momenti in cui sentiamo che il nostro equilibrio psicofisico risente di troppe sollecitazioni, interne ed esterne, che non ci fanno più sentire in grado e sicuri di affrontare le varie situazioni, come magari abbiamo sempre fatto. Ci sentiamo smarriti, insicuri, in ansia, con un senso crescente di disagio e sofferenza, con frequenti malesseri fisici quali inappetenza, sregolatezza nel mangiare, insonnia, mal di pancia, mal di testa, etc…

In questi casi per l’individuo è molto importante riconoscere e ammettere di avere una difficoltà per la quale rivolgersi subito ad un professionista della salute mentale può comportare la possibilità di ritrovare quella fiducia in sé necessaria a far sì che il malessere non si trasformi in un disagio ancora più invalidante.

Spesso, invece, persiste ancora l’idea che non sia rilevante prendersi cura della propria salute psicologica tanto quanto facciamo con quella fisica o che il nostro benessere dipenda esclusivamente dalla risoluzione di un sintomo fisico.

Andare dallo psicologo è, infatti, ancora visto da molti come conferma di essere “matti e svitati”, come un qualcosa di cui vergognarsi e tenere semmai segreto e non come un gesto prezioso di prendersi cura di sé, anche se è comprensibile l’imbarazzo iniziale di aprirsi con una persona estranea.

Lo psicologo (nel caso di consulenze rispetto a problematiche specifiche) e lo psicoterapeuta (nel caso di una terapia rispetto a problematiche più strutturate) aiutano la persona a ritrovare quella sicurezza in se stessa e quell’equilibrio interiore che portano ad un miglioramento della qualità della propria esistenza nei suoi vari aspetti, da quello intrapersonale a quello interpersonale.

Rivolgersi a questo professionista può essere molto utile quindi in situazioni:

  • di stress e crisi, temporanea o prolungata in cui sentiamo di essere in difficoltà;
  • di difficoltà relazionali nei nostri rapporti quotidiani, da quello con i figli, a quello con i genitori, con i nostri partner, nel contesto lavorativo o amicale;
  • di difficoltà nel superare lutti e separazioni;
  • di difficoltà scolastiche o lavorative;
  • di disturbi depressivi, di personalità, da dipendenza;
  • in cui si vuol essere orientati di fronte ad una scelta importante;
  • in cui si avverte l’esigenza di conoscere meglio se stessi;
  • in cui si ha la volontà di migliorare e sviluppare le proprie potenzialità e la propria autostima;
  • in cui si vuole gestire momenti ansiogeni e/ o di stallo.

L’aiuto offerto è regolato da un preciso codice deontologico: http://www.psy.it/codice-deontologico-degli-psicologi-italiani